L’herpes genitale è un’infezione causata dal virus HSV-2, simile al virus che provoca l’herpes labiale, che prende il nome di HSV-1.
L’herpes genitale si manifesta, sia negli uomini che nelle donne, con prurito e bruciore che precedono la comparsa di bolle e vesciche (simili a quelle che compaiono sulle labbra) nella zona genitale. Rapidamente queste vesciche si rompono lasciando spazio a ulcerazioni superficiali e molto dolorose, che possono impiegare anche 10 giorni per seccarsi e guarire.
L’infezione può essere accompagnata da febbre, mal di testa, ghiandole gonfie nella zona dell’inguine, difficoltà nella minzione, perdite urinarie o anali.
La prima insorgenza è solitamente la peggiore e si verifica 2 settimane dopo il contagio. Nella maggior parte dei casi il virus può ritornare attivo e causare insorgenze diverse volte all’anno negli anni successivi. Il virus dell’herpes genitale infatti rimane latente in alcune cellule nervose del corpo per tutta la vita.
La trasmissione dell’herpes genitale avviene solitamente tramite rapporti sessuali (vaginali o anali), sesso orale, ma anche attraverso il semplice sfregamento delle mucose. Quest’ultima situazione si verifica più raramente perché il virus beneficia dell’ambiente caldo umido (es. liquidi organici) che si crea in occasione di un rapporto vero e proprio.
L’herpes genitale può essere pericoloso in gravidanza, soprattutto in casi di insorgenza acuta durante il parto. In questo caso c’è un forte rischio di trasmissione del virus al neonato. Ma non è necessario drammatizzare, le donne in gravidanza che soffrono di infezioni erpetiche devono avvisare il loro medico ginecologo.
In linea generale il consiglio è quello di evitare i rapporti sessuali, anche se protetti, nel caso siano presenti vesciche sui genitali. Questo per scongiurare completamente il rischio di trasmissione. Nella fase acuta infatti, il rischio di trasmissione dell’herpes genitale da un partner all’altro è alto anche in caso di uso del profilattico.
L’uso del preservativo riduce comunque il rischio di trasmissione del virus HSV-2 di circa il 50% nella fase non acuta dell’herpes genitale.
Il medico curante può diagnosticare la presenza di herpes genitale esaminando le vesciche oppure ricorrendo ad esami più specifici.
Solitamente il medico prescrive un farmaco antivirale ad uso locale o orale, per curare i sintomi dell’herpes genitale e prevenire future insorgenze. Per dare sollievo alla parte colpita da herpes può essere utile applicare del ghiaccio avvolto in un panno oppure sciacquare la zona con acqua leggermente salata.
Oggi è a disposizione dei medici una nuova cura. Quale? La terapia laser non ablativa ed indolore che porta la guarigione dell’herpes genitale in pochi giorni.
Chiara Agostini
Chiara Agostini è laureata in ingegneria biomedica ed in Santec è la Product Specialist, si occupa inoltre di marketing e service.
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