Tra i tumori maligni dell’utero si distinguono i tumori del corpo e quelli del collo uterino, che riconoscono cause, sintomi, prevenzione e trattamento diversi.
Il più comune tumore maligno del corpo dell’ utero è il carcinoma dell’ endometrio, che rappresenta il tumore ginecologico più frequente, con un’ incidenza in Italia di circa 20 casi ogni 100.000 donne all’anno per lo più in età postmenopausale. Nell’ultimo decennio i casi di tumore endometriale sono aumentati anche nelle donne fertili e sovrappeso.
Sono noti fattori di rischio per lo sviluppo del carcinoma endometriale l’obesità, l’alimentazione ricca in grassi, la menopausa tardiva, la nulliparità, l’assunzione di estrogeni, la sindrome dell’ovaio policistico ed alcuni disordini metabolici quali il diabete e l’ipotiroidismo.
Uno stile di vita corretto, caratterizzato da un regime alimentare equilibrato, moderata attività fisica e mantenimento di un adeguato peso corporeo, oltre all’assunzione di farmaci ormonali solo sotto controllo medico, rappresentano una strategia di prevenzione efficace per ridurre il rischio di ammalarsi di cancro dell’endometrio.
Uno screening di massa sulla popolazione femminile asintomatica per la diagnosi precoce del carcinoma endometriale, come si effettua per il cancro del collo dell’ utero con il Pap test, non è attuabile. Seppure il Pap test possa individuare, in taluni casi, la presenza del carcinoma endometriale, risulta poco sensibile nel rilevare questa patologia, con un rischio di risultato falso negativo anche del 40%.
Il tumore dell’ endometrio è nella maggioranza dei casi diagnosticato a stadi precoci, quando è confinato all’utero, per lo più in corso di accertamenti successivi alla comparsa di perdite ematiche dai genitali, che rappresentano il sintomo più frequente. Più rari sono altri sintomi come perdite atipiche dai genitali (simil-mucose e/o giallastre) ed il dolore addominale e pelvico.
Perdite ematiche che compaiono dopo la menopausa o al di fuori del ciclo mestruale, in donne più giovani, devono essere motivo di consulto con il Ginecologo, che si avvarrà di un’ecografia trans vaginale.
A rischio di ammalarsi di adenocarcinoma dell’endometrio sono poi le donne giovani operate di tumore maligno della mammella ed in terapia con Tamoxifene. Si raccomanda l’effettuazione anche in pazienti asintomatiche di un’accurata valutazione ecografica trans vaginale annua.
E’ importante non sottovalutare i sintomi così da avviare indagini cliniche adeguate, che permettano, in caso di carcinoma dell’endometrio, la diagnosi precoce, correlata alla guarigione della paziente nella maggioranza dei casi dopo trattamento adeguato.
La risonanza magnetica è lo strumento diagnostico prezioso per definire l’eventuale infiltrazione del miometrio e programmare una chirurgia radicale ove necessaria. Allo studio la tecnica del “linfonodo sentinella” , che speriamo abbia lo stesso successo come nel cancro mammario.
Prof. Danilo Dodero
Il Prof. Dodero è Direttore S.C. Ostetricia e Ginecologia A.S.L. 4 “Chiaverese” di Lavagna (Genova) e Professore di Chirurgia Ricostruttiva Vaginale Pelvica presso l'Università di Genova.
Contatti: Tel. 010/3531284|Cel.348/3369827|Mail: danilo.dodero@fastwebnet.it
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